Mozzarella di bufala: per i dottori è un vero toccasana, scopri perché

Pubblicato da

Mozzarella di bufala: per i dottori è un toccasana, scopri perché

Mozzarella di bufala: per i dottori è un toccasana, scopri perché. Se pensiamo a Napoli e dintorni in termini di gastronomia, a chi è di fuori vengono in mente la pizza (ovviamente), la pastiera e la mozzarella di bufala.

Ecco, la mozzarella di bufala: è senza alcun dubbio un vanto della cucina e della gastronomia della Campania. La esportiamo in tutto il mondo, una ragione ci sarà.

Pubblicità

Che sia buona non c’è neanche bisogno di dirlo, insomma, ma adesso la scienza ci informa che questo prodotto tipico campano fa anche piuttosto bene alla salute. Vediamo come e perché.

Oro bianco da Caserta e Salerno

Prima però ricordiamo un momento di che cosa stiamo parlando: la mozzarella di bufala della Campania è un formaggio a pasta filata che si produce tradizionalmente nelle province di Caserta e di Salerno, ma la fanno anche in altre zone della Campania e pure nel Lazio meridionale, in Puglia e nel molisano.

Il nome dipende dall’operazione di mozzatura che compie il casaro per separare l’impasto in singoli tocchi. La chiamano anche “oro bianco”, per sottolinearne le superiori qualità organolettiche.

La buona nuova di cui trattiamo qui è venuta fuori nel corso di un convegno che si è tenuto al circolo Savoia di Napoli. Si trattava di una assise promossa dal Consorzio per la tutela del formaggio mozzarella di bufala.

Mozzarella di bufala antiossidante

A tessere le lodi salutistiche della mozzarella di bufala, per dir così, è stato il professor Ettore Novellino, che insegna chimica farmaceutica alla Federico II di Napoli.

Studiando questo magnifico prodotto, il dottor Novellino ha scoperto che quando digeriamo questa mozzarella si formano dei particolari peptidi (in generale i peptidi sono i componenti fondamentali delle proteine) che posseggono una forte capacità antiossidante e che agiscono benignamente sulle cellule intestinali.

… e digeribile

Un altro relatore al convegno, il professor Vito Corleto, gastroenterologo alla Sapienza di Roma, ha puntato i riflettori, infine, sulla digeribilità della mozzarella di bufala. In particolare ha sottolineato che contiene meno lattosio delle altre mozzarelle, il che la rende più digeribile rispetto a quelle.

Pubblicità

 

Georgia

Laureata in materie umanistiche, appassionata di fotografia, curiosa di cucina; interessata a tutto quello che succede intorno.