Mangiare il limone per abbassare la glicemia: scopri come. Ci sono alcuni alimenti che possono contribuire ad abbassare il colesterolo.
Per esempio i carciofi, che sono in grado di liberarci dal colesterolo “cattivo” (LDL) e di aumentare i valori di quello “buono” (HDL).
Secondo una ricerca, due grammi di estratto secco di carciofi possono far scendere il colesterolo LDL del 18 per cento.
Questo effetto si attribuisce all’acido caffeilchinico, che è il principio attivo del carciofo.
Sul fronte della frutta secca, le mandorle sono adatte a chi soffre di diabete. Fanno scendere la glicemia e possono contribuire a normalizzare i livelli di insulina dopo i pasti. Non solo: le mandorle sono anche una sorgente di magnesio nonché di fibre e proteine. A proposito di glicemia, ci sono studi per i quali il magnesio ridurrebbe il rischio di sviluppare il diabete di tipo due.
Nella scorza dei limoni è presente il limonene, che tra le sue varie caratteristiche è anche un insetticida con una forte efficacia sgrassante. Ma non basta. Un’altra sostanza che si trova nell’olio essenziale di limone possiede proprietà antibiotiche e antinfiammatorie.
Su un piano più empirico, poi, come sapevano le nostre nonne bere del succo di limone durante i pasti può migliorare la digestione, perché stimola la secrezione dei succhi gastrici.
Bollita, infine, la buccia dei limoni può essere utile contro la nausea e il mal di stomaco che possono seguire dei pasti particolarmente abbondanti.
Intanto parecchio potassio. Tra le vitamine è rappresentata soprattutto la C. Contiene pure antiossidanti come beta-carotene, criptoxantina, luteina e zeaxantina.
Altre sostanze contenute nei limoni sono l’acido citrico, i pineni e il limonene. Queste due ultime sostanze le possiamo trovare nell’olio essenziale di limone e nella scorza.
