Un cucchiaio 5 volte a settimana per abbassare il colesterolo.
Oggi scopriamo le virtù benefiche delle mandorle. La principale è che aiutano a tenere sotto controllo il colesterolo, ma ce ne sono altre, te le indichiamo nelle righe che seguono.
Un cucchiaio 5 volte a settimana per abbassare il colesterolo
Mandorle: abbassano il colesterolo, facilitano il dimagrimento e stimolano il cervello. Negli ultimi tempi non pochi studi hanno mostrato come le mandorle possano apportare benefici non secondari alla salute, sempre che siano inserite all’interno di una dieta sana ed equilibrata.
Contenuti nelle mandorle possiamo trovare infatti svariati nutrienti, trai quali, per esempio, alcune proteine, acidi grassi omega 3, antiossidanti, vitamine.
Uno. Fanno calare il colesterolo
Ci sono studi, in particolare, secondo i quali consumare mandorle almeno 5 volte a settimana diminuirebbe il rischio di infarto o altri accidenti cardiovascolari.
Una ricerca del 2018 conclude che le mandorle aiuterebbero a tenere basso il cosiddetto colesterolo “cattivo” (LDL) e anche, più in generale, a tenere sotto il livello di guardia i grassi nel sangue.
Due fanno bene a ossa e denti
Il fosforo e il calcio che contengono possono essere preziosi alleati della salute dei denti e delle ossa. Si calcola che 25 grammi di mandorle sgusciate apportino il 18 per cento della quota giornaliera consigliata di fosforo.
Tre. Aiutano a perdere peso
Che le mandorle possano aiutare a dimagrire può essere controintuitivo, perché si sa che contengono una discreta quantità di grassi. Il “segreto”, però, sta nel fatto che danno molto in fretta un senso di sazietà, per cui possono aiutare a mangiare complessivamente di meno e quindi a perdere peso.
È quanto si evince, in particolare, da questo studio condotto nel 2013. Un’altra ricerca ci mostra poi come alcun soggetti in sovrappeso ai quali erano state somministrate delle mandorle riuscivano a perdere più peso rispetto al gruppo di controllo.
Quattro. Fanno bene al cervello
Sembrerebbe che mangiare mandorle con regolarità possa diminuire il rischio di sviluppare l’Alzheimer. Non è escluso che inserire questo alimento nella dieta possa anche avere un effetto positivo sull’aspettativa di vita.
Come consumarle
Il modo più facile è aggiungerle a insalate, frullati o dessert. Oppure si possono frullare fino a ottenere un composto dalla consistenza simile al burro, che si può poi spalmare sul pane o sulle fette tostate.
Articolo revisionato da Maria Di Bianco, Dottoressa in Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana.