Riso bianco, l’errore comune che commettiamo tutte prima di cuocerlo

Il riso bianco è un alimento amatissimo, nutriente e versatile.

Delizioso come primo, può essere utilizzato anche per preparare creme, budini, torte. Può essere consumato caldo e fumante, sotto forma di risotto o come accompagnamento ad esempio al pollo al curry, oppure freddo nelle insalate e arricchito con gli ingredienti che più ci piacciono, è un cereale onnipresente sulle tavole dell’interno pianeta. Nonostante le varietà siano diverse, proviene sempre e solo da due piante, la Oryza sativa e la Oryza glaberrima.

Esistono, poi, alcune specie selvatiche molto ricercate e ambite dai palati più esigenti.

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I chicchi possono essere allungati o tondi, ma servono alcune accortezze in cottura, se davvero vogliamo ottenere un piatto perfetto.

E c’è un errore molto comune che commentiamo sempre prima di cuocerlo!

Quale? Scopriamolo insieme!

Riso bianco, l’errore comune che commettiamo tutte prima di cuocerlo

Per quanto riguarda la cottura del riso, sono molti gli errori comuni in cui possiamo incappare, ma uno di sicuro lo commettiamo tutte!

Prima di svelarvelo, però, partiamo dalle basi: l’acqua.

La quantità necessaria non è sempre chiarissima e spesso sbagliamo le dosi: se ne mettiamo troppo poca, il riso rischia di aderire eccessivamente alla pentola, se ne mettiamo troppa risulta poi collosa.

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Le regole, però, sono precise e variano in base alla qualità del chicco: se allungato, per ogni tazza di riso ne serve una e mezza di acqua, se tondo, sarà sufficiente una tazza e un quarto di acqua.

Prepariamo il necessario e scegliamo con cura la casseruola, dovrà avere un fondo piuttosto spesso per garantirci una cottura omogenea.

Per cuocerlo possiamo anche utilizzare il brodo di verdura o di carne, sempre seguendo le quantità indicate per l’acqua. Se aggiungiamo anche un filo di olio o di burro in padella, lo renderemo estremamente cremoso. Oltre al sale e al pepe, possiamo servirci di altre spezie per insaporirlo, come alloro, rosmarino, timo.

Se prepariamo un risotto, tostiamo il riso a fiamma alta con un condimento, sfumiamolo con il vino, infine aggiungiamo acqua o brodo e portiamolo a cottura, abbassando la fiamma e inserendo il coperchio in modo da non far evaporare i liquidi.

Ma prima di iniziare, non dimentichiamoci l’operazione più importante. Risciacquiamolo! Perché? Per disperderle l’amido in eccesso, mantenerlo croccante e scongiurare che si trasformi in un blocco appiccicoso. Sistemiamolo in un colino a maglie strette e passiamolo sotto al getto del rubinetto per qualche minuto. Lo renderemo anche più digeribile e leggero.

È proprio questa dimenticanza, l’errore che commettiamo tutte! Non scordiamolo la prossima volta che prepariamo un buon riso!

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