Piano a induzione o a gas: tutti lo stanno cambiando. Ma si risparmia davvero?

Piano a induzione o a gas: tutti lo stanno cambiando. Ma si risparmia davvero?

Oggi giorno le cucine si differenziano le une dalle altre soprattutto in base al piano cottura.

Infatti si può scegliere di acquistare per la propria cucina un piano cottura a gas oppure un piano cottura a induzione.

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Tra i due piani la differenza è netta e in questa pagina potrai scoprire esattamente in cosa consiste.

Soprattutto nell’ultimo periodo, in famiglia si cercano costantemente delle soluzioni nella speranza di poter fare economia e di consumare di meno in modo da non alleggerire troppo il portafoglio.

Questo proposito vale per i cicli di lavaggio, per il riscaldamento e per qualsiasi altro aspetto della vita quotidiana di una casa.

Proprio per questo motivo ci si è finalmente occupati di verificare quale sia, in termini di consumo economico, la differenza tra utilizzare un piano a induzione e quello classico.

Per scoprire quale è meglio utilizzare in modo da fare economia bisogna solo leggere qui sotto.

Piano a induzione o a gas: qual è il piano migliore da scegliere? Ecco la risposta!

É chiaro che per capire quale dei 2 piani può agevolarci nello spendere meno bisogna calcolare i consumi annuali di una famiglia media.

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In questo modo si avrà una misurazione di base da cui partire per poter fare le proprie e dovute valutazioni.

Una famiglia nella media infatti consuma annualmente 450 kW per cucinare sul piano di cottura a induzione. In questo modo, facendo un calcolo molto rapido, si calcola che il suo consumo medio all’anno è di 112 euro.

Invece il costo medio di una famiglia, nella media, che utilizza un piano cottura tradizionale a gas è di 92 euro ovviamente all’anno.

Tuttavia i calcoli da fare non sono solo questi!

Infatti bisogna tenere presente che se si passa all’uso di un piano cottura a induzione è necessario richiedere anche un aumento di potenza. Questo tipo di azione comporta un costo, una tantum, di circa 120 – 130 euro. A questi soldi bisogna aggiungere anche 35 euro di costi fissi a causa degli aumenti sul kilowatt.

È a questo punto, quindi, che si hanno tutti gli strumenti per tirare le somme nel modo giusto.

Quindi è chiaro che il piano cottura a induzione prevede un consumo del 20 – 25 % in più sul bilancio famigliare rispetto all’utilizzo del piano di cottura tradizionale.

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Tuttavia bisogna anche non dimenticare che questa scelta non può essere fatta soltanto in base ai costi.

Infatti il piano cottura ad induzione presenta alcuni vantaggi grazie soltanto alla sua natura meccanica che possono renderlo “appetibile” rispetto ad una cucina a gas nonostante il suo costo più elevato.

Infatti il piano cottura a induzione è più adatto, in generale, per chi è alla ricerca di prestazioni elevate con un preciso controllo sulla potenza. Utilizzando questo piano i tempi della preparazione del cibo saranno anche molto ridotti.

Invece il piano cottura a gas è generalmente più indicato per chi desidera una cottura più tradizionale e vuole gustare del buon cibo senza spendere troppo sulla bolletta.

Per concludere, prima di fare una scelta è bene valutare ogni aspetto e scegliere soltanto in base alle proprie esigenze. In questo modo non ci si potrà mai pentire della scelta fatta.

 

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