Orchidea stupenda per tutto l’anno: alcuni strategici consigli
Un’ orchidea in perfetta salute e fiorita è il desiderio di tutti coloro che amano questa pianta. Bellissima e delicata, regala raffinatezza ed eleganza ovunque la si posi!
Il genere di orchidea più conosciuta e diffusa è certamente la Phalaenopsis.
Ma come fare per mantenerla così bella e perfetta tutto l’anno? Eccovi dei validissimi consigli.
Orchidea in perfetta salute tutto l’anno, consigli
Il periodo di fioritura è l’inverno, nell’arco temporale che va dal mese di dicembre fino ad aprile.
Se ben curata, regalerà bellissimi fiori anche per 6 mesi ma spesso accade che durino molto meno.
Prima o poi, dunque, arriva il periodo di riposo in cui questa splendida pianta perde i suoi fiori.
Tuttavia, poiché potrebbero essere presenti contemporaneamente anche boccioli, è possibile sfruttare la circostanza per evitare che la pianta si spogli completamente.
I fiori seccati, lasciateli cadere da soli, non tagliateli. Non è da escludere che rifioriscano o dallo stelo nascano rami nuovi o anche piantine nuove che potrete trasferire in un nuovo vaso!
Ma passiamo subito ai consigli per avere un’orchidea al massimo tutto l’anno.
La luce.
La luce di cui necessita varia a seconda del tipo di orchidea. Per la Phalaenopsis il luogo ideale dove essere posizionata può essere la penombra oppure alla luce del sole ma non diretta. Potrebbe bruciarne foglie.
Sappiate anche che con troppa luce potrebbe non fiorire affatto e con pochissima luce crescerà pochissimo e con fatica.
La temperatura.
Quella ideale spazia tra i 15° e i 24°.
Se la temperatura raggiunge i 30°-35°, in estate per esempio, posizionate la pianta in un angolo molto in ombra e dove passi sufficiente aria ma mai troppo fredda (sotto i 15°)!
Umidità delle radici e terriccio.
Devono avere attorno sempre un certo livello di umidità (il 70% circa).
Una buona idea è usare un sottovaso con ghiaia o argilla (espansa) e dell’acqua al suo interno. In questo modo la pianta avrà a disposizione una buona dose di umidità costantemente.
A seconda della grandezza del vaso che le ospita varieranno i tempi di annaffiatura.
Quando noterete il substrato asciutto, annaffiate, senza lasciare acqua tra le foglie, prediligendo la mattina. Evitate assolutamente acqua troppo calcarea e troppo dura e soprattutto che sia a temperatura ambiente!
Per il terriccio adatto (va benissimo il bark), lo trovate in commercio. Deve essere sempre e comunque drenante perché i ristagni non fanno bene alla pianta.
Fertilizzante: azoto (20 parti), potassio (20 parti) e fosforo (20 parti).
La concentrazione degli elementi nutritivi varia in base al periodo e per ogni litro di acqua è necessario 1 g di fertilizzante.
In primavera concimate ogni 2 settimane aumentando la quantità di azoto (30 parti contro 10 e 10 di potassio e fosforo).
In periodo autunnale farete il contrario, prediligendo potassio (20 parti) e fosforo (30 parti) piuttosto che azoto (10 parti).
Terminata la fioritura evitate di concimare per almeno 2 mesi (nel periodo di riposo vegetativo).
Il rinvaso e la potatura.
Il rinvaso non va mai eseguito nel periodo di fioritura bensì va fatto in primavera, quando la pianta inizia il riposo vegetativo. Successivamente ogni 2 anni.
Bagnate il substrato, estraete le radici e lavatele accuratamente. Se la pianta è in salute noterete anche radici nuove!
Tagliate di netto quelle morte all’altezza dei nodi e disinfettate il taglio con varechina o semplice alcool. Sarà anche necessario utilizzare un fungicida ad hoc (lo trovate in commercio).
Usate possibilmente un vaso nuovo un po’ più grande del precedente e soprattutto trasparente. Lavatelo e disinfettatelo come avrete fatto per le radici.
Vi permetterà di tenere sotto controllo lo stato dell’apparato radicale, che dovrà essere sempre di un bel verde vivo, e gli consentirà di godere della luce.
Seguite questi consigli e avrete un’orchidea Phalaenopsis sana e bellissima per tutto l’anno!