In tempi di Covid un cane può salvarti dalla depressione
Si sa, il cane è il miglior amico dell’uomo. Adesso lo dice anche la scienza.
Si sa, per esempio, che possedere un cane può abbassare il rischio di morte dopo un ictus o un attacco di cuore, come pure che si possono addestrare i cani a identificare segni di ipoglicemia nei diabetici.
Molte ricerche, poi, sono state condotte sull’effetto che avere un cane può avere nel complesso sul benessere di una persona.
In tempi di Covid un cane può salvarti dalla depressione
Adesso una squadra di ricercatori delle Nestlé Purina Research (quindi non esattamente un gruppo disinteressato) di Saint Louis, Missouri, ci informa che i proprietari di cani riferiscono di aver provato sintomi meno gravi di depressione durante il lockdown per il Covid rispetto a un gruppo di controllo di non proprietari di quattro zampe.
I ricercatori sono convinti che il loro studio abbia dimostrato che possedere un cane aiuti a proteggere i padroni da alcune delle conseguenze psicologiche negative della pandemia.
Secondo loro i cani sono capaci di dare supporto anche emotivo ai loro proprietari durante tempi di stress.
E la pandemia si sta dimostrando un evento piuttosto stressante, se è vero che alcune ricerche riferiscono di un aumento fino a tre volte di gravi sintomi depressivi negli Stati Uniti (e pure nel Regno Unito).
In buona sostanza, secondo i ricercatori della Purina avere un cane può comportare tre vantaggi: sapere che qualcuno tiene a noi, che qualcuno ci ama e dà valore alla nostra esistenza, che intorno a noi abbiamo una rete di protezione e aiuto.
Tutto questo loro lo chiamano “supporto sociale” e pare proprio che i proprietari di cani ne godano in misura maggiore rispetto a quanti non hanno in casa Fido.
In altri termini, come spiega il dottor François Martin, che ha guidato lo studio, i risultati suggeriscono che “possedere un cane può dare alle persone un maggior senso di supporto sociale, il quale, a sua volta, può aiutare ad assorbire meglio alcuni degli effetti psicologici negativi della pandemia”.