Chi è molto intelligente di solito ha pochi amici, lo conferma questo studio!

Chi è molto intelligente di solito ha pochi amici, lo dice la scienza

Chi è molto intelligente di solito ha pochi amici, lo dice la scienza. In una società dominata dai like, se hai pochi “amici” vieni guardato male.

 

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Che poi si tratti di amici spesso solo virtuali, non conta: nell’era dell’apparenza mediatica esserci, apparire, è tutto, magari anche solo sullo schermo di uno smartphone o di un tablet.

Che poi i giganti del settore, tipo Facebook, ci facciano sopra dei miliardi (in dollari), come dire, è solo la ciliegina sulla torta. Di un mondo che sta andando nella direzione di considerare le informazioni sulle persone come prodotti da scambiare sul mercato globale. È il capitalismo, bellezza!

Eppure adesso la scienza sembra stia rivalutando il valore delle solitudine. Ci sono persone che sono più felici se stanno da sole. Non solo, uno studio pubblicato sul British Journal of Psychology ha concluso che questi individui sarebbero anche più intelligenti della media.

Promossa dalla prestigiosa London School of Economics, la ricerca ha coinvolto 1500 soggetti tra i 18 e i 28 anni.

Dallo studio è emerso che le persone di intelligenza più pronta non hanno bisogno di stare insieme agli altri per stare bene. Sarebbero invece le persone con un’intelligenza meno vivace quelle più bisognose di aiuto e socializzazione.

Il che non vuol dire che i soggetti più intelligenti siano tendenzialmente degli asociali: è solo che si sentono più a loro agio e soddisfatti quando si muovono per conto loro.

L’ipotesi della savana

Una spiegazione di questa tendenza è stata individuata nella cosiddetta “ipotesi della savana”.

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Secondo questa ipotesi/teoria, le nostre risposte agli stimoli esterni sarebbero determinate non solo dalla situazione qui e ora, ma anche dal vantaggio evolutivo che una risposta o l’altra avrebbero avuto nel nostro lontanissimo passato di bipedi implumi che si aggiravano nelle savane africane.

Più in concreto, se alle persone più sveglie risolvere da sole un problema nella savana di 50 mila o mezzo milione di anni fa garantiva una maggiore possibilità di sopravvivenza, il nostro cervello attuale continua a spingerci in quella direzione.

In sintesi: se sono più intelligente degli altri, ho meno bisogno del loro aiuto e quindi molto spesso posso cavarmela da solo.

 

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